RAFFAELA

MARINIELLO

Bio

Raffaela Mariniello

 

Raffaela Mariniello vive e lavora tra Napoli e Milano. La sua ricerca artistica è rivolta a tematiche sociali e culturali, con un’attenzione particolare alla trasformazione del paesaggio urbano e al rapporto tra l’uomo, gli oggetti del suo quotidiano e i luoghi che abita.

 

Nel 1991, quando la crisi dell’industria siderurgica segna la chiusura definitiva dell’Italsider di Bagnoli, Raffaela Mariniello inizia una campagna fotografica sulla fabbrica, a tutt’oggi unica testimonianza storica sull’attività dell’acciaieria: il lavoro Bagnoli, una fabbrica (catalogo Electa, Napoli 1991) è stato esposto a Napoli, Nantes, Calais, Parigi e Milano tra il 1992 e il 1995.

 

Allo Studio Trisorio di Napoli, a Verona, Marsiglia, Roma e Torino ha esposto le serie Moltitudini (1995) e Natura morta (1998), installazioni in cui è evidente una presa di distanza dalla fotografia più tradizionale. Si tratta di pezzi unici che associano al mezzo espressivo della fotografia la profondità e la materialità della scultura. Napoli veduta immaginaria (catalogo Motta, Milano 2001) è una serie di immagini dedicate a Napoli, in cui emerge la novità di un panorama urbano industriale e post-industriale inconsueto per la città (le foto sono state esposte presso il Museo del Maschio Angioino a Napoli – a cura dello Studio Trisorio – alla Galleria Lawrence Rubin di Milano, al castello aragonese di Lecce e alla Galleria Ronchini di Terni).

 

Ha partecipato insieme a Daniel Buren al progetto di intervento artistico ARIN promosso dagli Incontri Internazionali d’Arte, (catalogo Arin-Buren, Napoli 2004). La pubblicazione Raffaela Mariniello (catalogo Ffotogallery editions, Cardiff, Galles, 2006) raccoglie fotografie realizzate per la città di Cardiff in Galles, commissionate dall’amministrazione comunale con la collaborazione della galleria Ffotogallery. Il lavoro è stato esposto alla Turner House Gallery di Cardiff nell’ottobre 2005.

 

La video installazione Over and over, realizzata nel corso del 2005 ed esposta allo Studio Trisorio di Roma, al Pan di Napoli e al Man di Nuoro, ha aperto la sua ricerca a nuove modalità espressive. Nel 2006 ha iniziato un progetto sui centri storici delle città italiane, in cui è evidenziata la trasformazione dei luoghi preda del turismo di massa. Le immagini, a colori e in grande formato, vogliono mostrare l’alterazione dell’essenza di un sito, la sua trasfigurazione fino a divenire simile a un parco a tema privo di identità storica e culturale. Il titolo di questa serie di immagini è Souvenirs d’Italie: ad essa è affiancata la produzione di un video. Raffaela Mariniello ha partecipato a numerose mostre collettive in Italia e all’estero, tra cui la XII Quadriennale d’arte di Roma (1996), la VIII Biennale di Fotografia di Torino (1999), la XI Biennale di Architettura di Venezia (2006), il Festival della Fotografia di Roma (2002, 2005, 2008), il MOCA Museum of Contemporary Art, Shangai (2006, 2010), Paris Photo (2007), il Festival della fotografia di Toronto – Contact – (2008), Museo MAXXI, Roma (2010), Museo MADRE, Napoli (2011), Museo di Palazzo Fortuny, Venezia (2011). Sue opere sono presenti in diverse collezioni pubbliche e private, tra le quali: Bibliothèque National de Paris; Maison Européenne de la Photographie, Parigi; Centre Régional de la photographie Nord Pas-de-Calais, Francia; Banca Commerciale di Milano; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Fond National d’Art Contemporain, Parigi; Metropolitana di Napoli; Museo della Certosa di San Lorenzo, Padula.

 

 

Testi critici

Jon Bird, Achille Bonito Oliva, Giovanni Fiorentino, Benedetto GravagnuoloGiuseppe Montesano, Valeria Parrella, Maria Letizia Pelosi, Aldo Rinaldi, Ferdinando Scianna, Luca Sorbo, Vincenzo Trione, Stefania Zuliani

 

Exibart 80 - link al PDF, Espoarte - link al PDF